~Patsy~ |
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| Per adesso ho trovato solo questo, dal sito di Imposimato: CITAZIONE La mia condanna a morte fu pronunciata dalla stessa associazione qualche tempo dopo. A raccontarlo fu il mafioso Antonio Mancini; costui disse al giudice Lupacchini che verso la fine del 1979 o i primi del 1980, avendo fruito di una licenza dalla Casa di lavoro di Soriano del Cimino, non era rientrato nella casa di lavoro; in occasione di un incontro conviviale in un ristorante di Trastevere, l'Antica Pesa o Checco il carrettiere, cui partecipò assieme a Danilo Abbruciati, a Edoardo Toscano, i fratelli Pellegrinetti, Maurizio Andreucci e Claudio Vannicola, mentre si discuteva del controllo del territorio del Tufello per il traffico di stupefacenti, si parlò di un attentato alla vita del giudice Ferdinando Imposimato. “Dal discorso si capiva che non si trattava di un'idea estemporanea: era evidente, cioé, che erano stati effettuati dei pedinamenti nei confronti del magistrato e della moglie; che erano stati verificati i luoghi nei quali l'attentato non avrebbe potuto essere eseguito con successo; si era stabilito che comunque non si trattava di un obiettivo impossibile, per carenze della sua difesa nella fase degli spostamenti in auto: il luogo dove l'attentato poteva essere realizzato era in prossimità del carcere di Rebibbia dove la strada di accesso all'istituto si restringeva e non vi erano presidi militari di alcun genere”.
“Quando sentimmo il discorso che si fece a tavola, io e Toscano pensammo che l'attentato dovesse essere una sorta di vendetta per l'impegno profuso dal magistrato nei processi per sequestri di persona da lui istruiti e che avevano visto coinvolti i commensali, i quali parlavano del giudice Imposimato definendolo “quel cornuto che ci ha portato al processo” . “Successivamente, - disse Antonio Mancini - parlando dell'attentato ai danni del giudice Imposimato-, Danilo Abbruciati mi spiegò che, al di là delle ragioni personali che pure aveva, aveva ricevuto una richiesta in tal senso “da personaggi legati alla massoneria”, dei quali il giudice Imposimato aveva toccato gli interessi”. (dichiarazione di Antonio Mancini; ordinanza di rinvio a giudizio n 1154/87A GI del 13 agosto 1994 contro Abatino Maurizio p 230) Altro per ora non ho trovato
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