| A PARSIFAL
RIFLETTIAMO SUL "CASO ORLANDI"....
Carissimo Parsifal, lei ha asserito che da circa un anno sta lavorando per il recupero della verità su questa dolorosa vicenda, e che del suo interessamento ne ha reso edotta la famiglia. Immagino dunque che da molto tempo lei segua le trasmisiioni di "Chi l'ha visto?", almeno da quando mandarono in onda il famoso scoop, ove tutta l'opinione pubblica venne a sapere che il De Pedis era sepolto in Vaticano, e che tale decisone fu ratificata non trovandoci fatti ostativi dall'allora Vicario di Roma, il Cardinale Poletti. Anzi, furono mostrati in Vaticano, documenti che attestavano a favore del De Pedis, l'esssere stato un uomo generoso e che si era distinto per molte opere di Carità a favore della Chiesa. Questo argomento fu il tema principale che tenne alto l'audience della trasmissione. Io volli seguire tramite i miei rapporti privati, le reazioni all'interno della Santa Sede, reazioni che non erano compatte, ma si distinguevano in diverse prese di posizioni, tra gruppi di potenti ecclesiatici. Insomma, tra le papaline rosse si resero più profonde antiche spaccature, e tali per cui nell'anno 2000, quando si temette che Giovanni Paolo Secondo, che aveva iniziato nelle sue uscite pubbliche ad andare fuori protocollo, parlando di cose non previste e concordate, potesse accennare a qualcosa che avrebbe portato verso la verità del "caso Orlandi",ripeto nel 2000 il Pontefice fu costretto a siglare il suo testamento. E tutti sappiamo che i cinque anni che continuò a vivere, senza nulla togliere al suo mandato pastorale, per chi guardava dall'esterno, furono gli anni in cui più volte alzò i toni, e nonostante le sue condizioni di salute, continuò a muoversi e a lanciare messaggi severissimi contro i potenti e signori della guerra, senza timore di paragonarli a Satana. Ma perchè lo si obbligò a siglare il testamento, ben cinque anni prima della sua morte, e a quella data il Papa non aggiunse nulla più di quanto tuttavia lo aveva maggiormente coinvolto? Come ottennero da parte del Papa, l'assenso a chiudere il suo testamento "spirituale", come se fosse desautorato da decisioni particolari, insomma come se fosse morto ? Un "ricatto"? Come dire: " Se tu fai questo, o se tu dici questo, bada che "qualcuno" potrebbe essere ucciso...." E chi poteva essere questo "qualcuno"? Non lo sappiamo, ma sappiamo invece, basti recuperare una rassegna stampa appena successiva alla morte del Papa, che ancora una volta si tornò a parlare del "caso Orlandi", anzi questa volta qualcuno si espose molto, al punto che nonostante le notizie fossero interessanti, all'improvviso ricadde un silenzio assoluto. Intanto era stato eletto il nuovo Papa.... e a Bush fu immediatamente presentata istanza per la sospensione di alcuni processi di cui non posso rifeire in questa sede. Ed ecco che allora , non possiamo escludere che vi sia un gruppo di potenti (omissis) che dicano, documenti alla mano: " Se tirate fuori questo scandalo.... qualcuno potrebbe perdere la vita...." E puntualmente, ancora una volta, torna alla ribalta il "caso Orlandi". Mi chiedo: "Qualcuno ha mai pensato di interrogare su questa vicenda il "Capo" e/o "Cassiere della Bnada della Magliana, Enrico Nicoletti? A qualcuno sono noti i rapporti di costui con la Chiesa, le sue devozioni e generose offerte, la sua sacra e intoccabile Democrazia Cristiana? Perchè non farlo, tanto più che se parliamo di De Pedis, di Banda della Magliana, e di palazzi di cemento, l'unico che ha costruito colossi di ogni genere a Roma, per un ammontare di miliardi di miliardi, è proprio Nicoletti, ripeto, vicinissimo alla Chiesa. Basta andarlo a trovare, e vedrete che la sua casa è costellata di santi, immagini sacre, statuette e oggetti religiosi di ogni genere, mentre lo cercano sui tanti telefoni prelati e monsignori... Come faccio a sapere queste cose? Io sono andata a trovarlo sia a casa che prima delle elezioni in Ospedale dove doveva operarsi per una cosa non grave.." Vedete che se mettiamo insieme tanti elementi che disegnano una sequenza di eventi anomali, forse quanto appare improbabile, può invece divenire comprensibilie. Gabriella Carlizzi
|